Uno sguardo su un aspetto quasi sconosciuto della terza età, sconosciuto prevalentemente perchè ignorato dai media, è relativo alla bellezza.
I valori più celebrati e gli aspetti positivi sottolineati maggiormente circa questa fase della vita sono infatti sempre relativi a saggezza, esperienza, generosità. Anziani visti come risorsa economica e aiuti materiali concreti dati a famiglie di figli e nipoti e che contribuiscono al mantenimentodi un certo benessere sociale anche in tempi di grande crisi.
In realtà, gli anziani o i vecchi se si preferisce, sono anche portatori di bellezza, di eleganza, di fascino, il cosidetto glamour. La formula per arrivare al glamour a uno stile di vita che tutti sognano è in realtà intorno a noi, e sono le persone anziane, genitori o nonni.
Un confronto brutale su stili di vita di un tempo e quelli moderni lo rivela.
Il cibo. Il buon cibo, la conoscenza degli ingredienti e l’abilità di trattarli per preparare un buon cibo, uno ‘slow food’ estremamente buono e sano. Che cos’è più glamour di questo, un fast food, un cibo spazzatura semi-pronto e consumato in fretta? Un cappuccino al bar ordinato con la bocca piena mentre si è in fila per una qualche pausa pranzo o breakfast? Quest’immagine fa forse più glamour dell’immagine di una persona anziana? E l’immagine di una popolazione che mangia male, come gusto intendo, sopratutto perchè incapace di preparare pasti e che ingrassa, indipendentemente da diete, palestre, attività fisica, è questo glamour?
E nella moda, nel design, dove saremmo ora se sarte, maglieriste, artigiani, con la loro sapienza non avessero gettato le fondamenta di quello che genericamente chiamiamo Made in Italy, che il mondo ci invidia, ma che in realtà è un concetto allargato allo stile di vita, l’Italian Lifestyle, fatto di buon cibo, buon vino, moda e design di alto livello.
Tutto questo è nelle persone anziane, un capitale immenso in termini di sapienza circa la bellezza che si contrappone al cattivo gusto degli attuali stili di vita.
Ma un capitale si sta perdendo con fanmiglie che ne ignorano il valore e che abbracciano stili di vita dove il cattivo gusto domina.